L’isola di Terranova si trova nella provincia del Labrador, nella costa orientale del Canada ed il suo capoluogo è Saint John’s. Bagnata dall’oceano Atlantico, è un’isola molto piccola a forma di triangolo sulla quale vivono circa 516 mila persone.
A scoprirla, molto tempo prima che Colombo iniziò il suo viaggio verso le Indie, si pensava fossero stati i fratelli Antonio e Nicolò Zeno. In realtà Terranova venne scoperta ufficialmente da Giovanni Caboto.
L’uomo che scoprì l’isola di Terranova
Giovanni Sebastiano Caboto nacque a Gaeta, nel Lazio, nel 1445 ed è stato uno dei più importanti esploratori e navigatori al tempo della Repubblica di Venezia. Arrivato a Valencia chiese al re Ferdinando II d’Aragona il sostegno economico per intraprendere un viaggio alla scoperta di nuovi mondi. Il sovrano rifiutò perché in quegli anni si stavano spendendo fondi per la costruzione di un nuovo porto.
Caboto nel 1496 decise di trasferirsi a vivere in Inghilterra e lì rivolse la stessa richiesta a re Enrico VII che lo aiutò in parte nelle spese. Il 5 marzo dello stesso anno partì con 5 navi armate dal porto di Bristol.
Il 24 giugno del 1497, poco più di un anno dopo, Caboto arrivò all’isola di Capo Bretone da dove vide l’isola di Terranova. Una volta raggiunta piantò al suolo la bandiera britannica e poi fece tornare una delle sue navi in Inghilterra per comunicare la notizia al re. Probabilmente a bordo del Mattew, nave di 50 tonnellate con 20 uomini di equipaggio, si trovava anche il figlio, Sebastiano Caboto.
Giovanni Caboto ricevette dal re 10 sterline come ricompensa per la scoperta ed anche 20 sterline di pensione all’anno. Enrico VII inoltre offrì all’esploratore italiano la possibilità di un altro viaggio per colonizzare nuove terre. Egli partì nel 1498 alla volta dell’Oriente per arrivare in Giappone, allora conosciuto come Cipangu.
Purtroppo l’esito del viaggio non fu quello sperato e nessuna delle 6 navi con circa 200 uomini a bordo fece mai ritorno. Diverse le ipotesi sulla scomparsa, molti pensano ad un naufragio nell’Atlantico. Altri che siano arrivati in Groenlandia e che l’equipaggio si sia ammutinato per le dure condizioni climatiche. Una tesi forse più vicina alla realtà vede Caboto raggiungere le coste dell’America settentrionale come concordato con il re. Nel 1501 in quel luogo il navigatore Gaspar Conte-Real venne in possesso di alcuni oggetti che forse erano appartenuti a Caboto.
Il viaggio dell’esploratore italiano, anche se forse non è terminato nel modo sperato, ha permesso la colonizzazione futura del Nord America. Grazie alle sue scoperte i geografi hanno potuto dettare le coordinate scientifiche del nuovo continente.
Giovanni Caboto rimane nella storia per le sue imprese e negli anni gli furono tributate diverse onorificenze. Nel 1940 fu scoperto un nuovo asteroide che venne dedicato all’esploratore italiano e a Londra la piazza Cabot Square porta il suo nome. Anche a Gaeta, sua città natale, l’Istituto Tecnico Nautico e il lungomare sono intitolati a Caboto. La regione Veneto diede alla città di Halfax il Leone d’Oro per ricordare le imprese del navigatore.