Il canale della Giudecca, insieme al Canal Grande, è uno dei più grandi ed importanti canali della città di Venezia. Il suo nome deriva da quello dell’omonima isola e divide la Giudecca dal Sestiere di Dorsoduro.
Caratteristiche del Canale della Giudecca
Ha una larghezza di 250 metri all’imboccatura del porto della Serenissima che diventa di 450 metri avvicinandosi all’isola di San Giorgio. Il canale della Giudecca è profondo dai 12 ai 17 metri a seconda della zona.
Navigando sulle sue acque a bordo di un battello è possibile ammirare numerosi edifici architettonici come la chiesa di Sant’Eufemia, la basilica del Santissimo Redentore, i Magazzini del Sale, il Molino Stuchy e la chiesa delle Zitelle. Magnifica la visione, dopo Punta della Dogana, della basilica di Santa Maria della Salute.
Il canale della Giudecca è percorso dalle imbarcazioni che arrivano al bacino di San Marco passando vicino a Sant’Elena e alla Riva degli Schiavoni. Questa grande distesa d’acqua è anche quella che utilizzano le enormi navi da crociera che portano i turisti in città.
Costeggia il canale della Giudecca
La fondamenta delle Zattere per quasi un chilometro costeggia il canale della Giudecca e si trova nella parte più a sud di Venezia. Siamo nel sestiere di Dorsoduro, una zona molto amata sia dai veneziani che dai turisti perché si presta come luogo perfetto per stare all’aperto e fare camminate. Si tratta di un percorso lungo alcune centinaia di metri che va da Punta della Dogana fino a Santa Marta.
E’ una zona molto bella, che permette di vedere panorami unici, specialmente al tramonto quando in lontananza col calar del sole mutano i colori del Molino Stuchy. Questo maestoso edificio fu edificato tra il 1884 e il 1895 dall’imprenditore elvetico Giovanni Stuchy ed oggi è un hotel di lusso.
Ma da dove proviene il nome Fondamenta delle Zattere? Due sono le ipotesi sull’origine di questo curioso termine. La prima è legata ai carichi di sale che giungevano in città dal mare. Per poterli fa arrivare si impiegavano delle fondamenta e poi si caricava la merce sulle zattere per navigare sull’ultimo tratto del canale.
L’altra probabile origine riguarda invece la battaglia navale dell’810 tra i soldati della Repubblica di Venezia e le milizie di Pipino il Grande. La vittoria fu dei lagunari, si narra perché utilizzarono barche molto basse, simili a zattere. In questo modo fecero avanzare il nemico in acque poco profonde dove si incagliò e perse lo scontro. Da allora la Repubblica di Venezia diventò indipendente.
L’Isola della Giudecca prende il nome da una comunità ebraica che vi si era insediata. Ancor oggi è un luogo ricco di fascino, lo stesso che un tempo subivano rabbini, alchimisti, maghi, arabi e stregoni che vivevano a Venezia.
Cosa vedere costeggiando il canale della Giudecca
Sull’isola si erge la chiesa del Cristo Redentore, costruita nel 1575. Al suo interno sono conservate molte opere rinascimentali, alcune di artisti molto importanti come il Tintoretto. La festa religiosa si celebra il terzo sabato di luglio e l’atmosfera è davvero suggestiva. Davanti alla sua facciata viene realizzato un lungo ponte con le chiatte, che attraversando il canale arriva fino alla chiesa delle Zattere. La sera il cielo si illumina con lo spettacolo pirotecnico che si proietta sulla laguna.
Molto bella anche l’isola di San Giorgio Maggiore, un tempo sede della famiglia nobile romana di Memnia. Qui si trova un monastero, costruito nel IX secolo, che conserva reliquie e simboli della Cristianità.