Castrovizzo è il nome di fantasia del caratteristico borgo di Cervara di Roma, protagonista del film Quo Vado? di Checco Zalone. La pellicola del 2016 ha reso famoso questo paese situato sui monti Simbruini a 1053 metri s.l.m.
Il nome Cervara ha origine dalla numerosa popolazione di cervi che un tempo lontano vivevano nella zona. Oggi Cervara è parte della città metropolitana di Roma Capitale dalla quale è distante circa 70 km.
E’ il borgo più alto dell’intera provincia romana ed anche il secondo del Lazio. Insieme ad altri paesi vicini fa parte del Parco naturale regionale dei monti Simbruini, con i suoi 30 mila ettari la più estesa area protetta della regione Lazio. L’area del comune spazia dai 419 ai 1611 metri di altitudine ed il paese si trova in un incantevole scenario naturale.
Il film di Checco Zalone ha reso celebre Castrovizzo o meglio Cervara, borgo oggi visitato da turisti ed amanti del cinema che vogliono conoscerlo da vicino. Le scene sono state girate sia a Cervara che nella vicina località di Campaegli. Alto il ritorno di immagine per il piccolo borgo laziale visto il grande successo della pellicola. Basta pensare che la colonna sonora è stata scritta dal grande maestro Ennio Morricone, recentemente scomparso.
La zona dove sorge Cervara non era la prima volta che si trovava ad essere sede di riprese cinematografiche. Nel famoso film Trinità, con protagonisti Terence Hill e Bud Spencer alcune scene furono girate a Camerata Nuova, borgo poco distante.
Cosa vedere a Cervara di Roma
Di rilievo nel territorio di Cervara di Roma sono anche due siti archeologici. Il primo è quello situato nei pressi di località Le Morre, che risale al periodo compreso tra la tarda età della pietra e la prima età del bronzo. L’altro luogo di interesse archeologico è il parco di Campaegli.
Cervara di Roma pur essendo un piccolo borgo incastonato tra i monti racchiude diversi luoghi di interesse, a carattere religioso e architettonico. Conosciamo i luoghi da vedere durante una visita a Cervara.
Chiesa di Santa Maria della Portella
La chiesa, come suggerisce il nome, sorge all’ingresso e alle porte di Cervara, in un punto panoramico dove la vista spazia sulla valle dell’Aniene. Fu costruita verso la metà del 1500 ma furono i Gesuiti, arrivati in paese nel 1702, ad istituirla. Preziosa all’interno una statua in terracotta della Madonna con Bambino.
Chiesa di Maria Santissima della Visitazione
Nei pressi della rocca medievale e nel centro storico sorge la chiesa di Maria Santissima della Visitazione. Dedicata ai santi Elisabetta e Felice, fu costruita con la pietra locale e vanta un bellissimo portale d’ingresso datato XV secolo. All’interno, di particolare pregio, un dipinto risalente alla prima metà del Seicento che raffigura la Madonna del Carmine, collocato sull’altare maggiore. Antico e imponente anche il campanile.
Sotto l’altare maggiore si trova il corpo di un martire rinvenuto nelle catacombe di San Callisto a Roma. Papa Pio VI lo donò a Cervara e gli abitanti del borgo lo chiamarono San Felice, come oggi riporta la scritta Felix sulla lapide. Il santo divenne poi il patrono e il protettore del paese. Nella chiesa si può vedere anche un olio su tela della Visitazione dell’artista Vincenzo Manenti di Orvinio.
Chiesa di San Rocco
Tra Cervara e Camerata Nuova, sulla strada, si trova la chiesa dedicata a San Rocco, il protettore delle epidemie. Da non dimenticare anche la chiesa di Sant’Emidio.
Itinerari e percorsi
Cervara di Roma, è un posto immerso nell’area protetta dei monti Simbruini, ricca di sentieri, torrenti, pascoli d’alta quota. In particolare nella stagione estiva la zona è frequentata da chi pratica trekking e ama ritrovarsi in mezzo ad una natura incontaminata.
Nei dintorni merita una visita Campaegli, frazione situata su un altipiano a 1430 metri di altezza. Il bellissimo paesaggio naturalistico si presta a passeggiate a cavallo ed a diversi sport come lo sci di fondo, il calcetto, tennis e sleedog.