Italia

10 curiosità sulle Marche: storia, cultura e tradizioni

Le Marche sono una regione affascinante che può sembrare poco conosciuta, ma che nasconde una ricchezza di storia, cultura, tradizioni e paesaggi mozzafiato. Dalla sua fondazione fino ad oggi, questa terra ha vissuto numerosi cambiamenti, che l’hanno resa unica nel suo genere.

La sua posizione, al confine tra l’Appennino e il mare Adriatico, le consente di vantare un ambiente naturale variegato che affascina chi la visita, ma non solo. Ecco 10 curiosità che ti permetteranno di conoscere meglio questa incantevole regione.

1. L’origine del nome “Marche” al plurale

Una delle peculiarità più affascinanti riguardo alla regione delle Marche è proprio il suo nome. Non è un caso che si parli di “Marche” al plurale. Il termine deriva dalla parola germanica mark, che indicava le terre di confine nell’Impero Romano. Le terre delle Marche venivano usate come “marchesato”, ovvero una zona di confine amministrata autonomamente. Quindi, il nome al plurale rappresenta la pluralità di territori che nel Medioevo componevano le regioni di frontiera dell’area.

Perché al plurale? La tradizione storica vuole che il nome rimandi alla diversità dei territori che un tempo formavano il vasto marchesato, con una distinzione tra i vari territori controllati. Questo legame storico conferisce alla regione una sorta di identità distintiva.

2. Lo stemma delle Marche

Lo stemma delle Marche è ricco di simbolismo. In particolare, si caratterizza per la figura di un picchio verde stilizzato, che è un chiaro riferimento alla tradizione dei Sabini, uno degli antichi popoli italici che abitarono la regione. Il picchio è rappresentato in modo da formare la lettera “M”, simbolo immediatamente riconoscibile per chi conosce la regione.

Il picchio non è solo un simbolo di forza e tenacia, ma anche un emblema di speranza e di difesa dei valori naturali, strettamente legato alla cultura e alla tradizione marchigiana. Questo stemma è stato adottato ufficialmente nel 1997 e rappresenta un forte legame con il passato.

3. I numeri della regione

Con una popolazione di circa 1,5 milioni di abitanti, le Marche si estendono su una superficie di 9.694 chilometri quadrati. Si tratta di una regione che unisce l’entroterra montuoso all’area costiera, con una densità abitativa che si mantiene sotto la media nazionale, caratterizzandosi per un mix equilibrato di paesaggi rurali e urbani.

Nel 2020, le Marche hanno visto una crescita positiva nel turismo grazie alla riscoperta di luoghi come Loreto, il Conero e le splendide spiagge adriatiche. La regione si distingue anche per la sua vocazione agricola, con prodotti tipici come l’olio d’oliva e il vino, noti e apprezzati anche all’estero.

4. Il record di borghi più belli d’Italia

Le Marche vantano un record che pochi conoscono: ben 31 borghi sono stati inseriti nel circuito dei “Borghi più belli d’Italia”. Questa rete include luoghi storici e affascinanti, dove il tempo sembra essersi fermato. Ogni borgo ha una propria storia, e molti di essi sono celebri per le loro chiese medievali, le piazze pittoresche e le tradizioni che si tramandano da generazioni.

Tra i borghi più rappresentativi troviamo Gradara, famosa per il Castello che ospita la tragica storia di Paolo e Francesca, e Sarnano, dove è ancora possibile passeggiare per il centro storico ben conservato. Questi luoghi sono perfetti per chi desidera vivere l’autenticità delle Marche, lontano dalle mete turistiche più affollate.

5. Il “Grand Canyon” delle Marche

Se pensi alle Marche, probabilmente non ti viene in mente un paesaggio che ricordi il Grand Canyon degli Stati Uniti. Eppure, esiste una zona, nel comune di Fiastra, che sembra quasi una replica in miniatura del famoso canyon americano: le Lame Rosse. Questa formazione geologica, situata nel cuore del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, offre uno spettacolo naturale mozzafiato, con le sue pareti rosse e vertiginose che si stagliano contro il cielo.

La bellezza di questo luogo è tale da essere un punto di riferimento per gli amanti del trekking e della fotografia. Se ti trovi nella zona, non perderti una visita a questa meraviglia naturale che stupisce per le sue dimensioni e il suo aspetto selvaggio.

6. Il vicolo più stretto d’Italia

Ripatransone, un piccolo comune della provincia di Ascoli Piceno, è sede di un record curioso: il vicolo più stretto d’Italia. Con una larghezza che varia tra 43 e 38 centimetri, questo passaggio è talmente stretto che solo una persona alla volta può attraversarlo. È diventato un’attrazione turistica, simbolo della peculiarità e delle tradizioni di questo borgo marchigiano.

La stretta via è un esempio di come la regione abbia saputo preservare, nei secoli, angoli di storia che raccontano una vita di un altro tempo, più semplice ma altrettanto affascinante.

7. Il castello di Paolo e Francesca

Il Castello di Gradara, situato tra le colline marchigiane, è il luogo dove si consumò la tragica storia di Paolo Malatesta e Francesca da Rimini, raccontata da Dante nel Divina Commedia. Questa storia d’amore, che ha ispirato numerose opere letterarie e teatrali, è ancora viva nella memoria collettiva, tanto che il castello è oggi uno dei luoghi più visitati delle Marche.

Oltre alla storia di Paolo e Francesca, il castello rappresenta un’importante testimonianza del Medioevo, con le sue mura fortificate e le stanze affrescate. È il posto perfetto per chi vuole rivivere un’epoca lontana, immerso in un’atmosfera romantica e misteriosa.

8. Fabriano, la città della carta

Fabriano, con la sua lunga tradizione nella produzione della carta, è considerata una delle città più emblematiche delle Marche. Già nel XIII secolo, Fabriano era famosa per la qualità della carta che veniva prodotta, una tradizione che continua ancora oggi. La città ospita il Museo della Carta e della Filigrana, che racconta la storia di questo mestiere e l’evoluzione delle tecniche di produzione della carta.

Oggi, Fabriano è un centro riconosciuto a livello internazionale per la sua produzione di carta artistica e da collezione, utilizzata da artisti e artigiani di tutto il mondo.

9. Le olive all’ascolana

Le olive all’ascolana sono una delle prelibatezze gastronomiche più conosciute delle Marche, in particolare della provincia di Ascoli Piceno. Queste olive verdi vengono farcite con un ripieno di carne macinata, impanate e fritte, creando un piatto ricco di sapori che è ormai diventato simbolo della cucina marchigiana. La tradizione vuole che le olive all’ascolana vengano preparate durante le festività e sono un must per chi visita la regione.

Sono perfette come antipasto o spuntino e sono anche un ingrediente perfetto per accompagnare altri piatti tipici della zona, come la frittata o la porchetta.

10. Le Marche in un CD dei Pink Floyd

Un altro aspetto curioso riguarda la musica: i Pink Floyd, nella copertina del loro album “The Endless River”, hanno scelto una mappa delle Marche. La scelta di questo elemento non è casuale, ma si lega all’estetica che il graphic designer dell’album voleva trasmettere. Un’ulteriore testimonianza di come le Marche, pur essendo una regione relativamente piccola, siano state in grado di catturare l’attenzione internazionale per la loro bellezza paesaggistica.

Conclusione

Le Marche sono una regione che affascina per la sua storia, i suoi borghi medievali, le sue tradizioni culinarie e naturali. Sebbene non sia tra le destinazioni turistiche più note, nasconde tesori incredibili che meritano di essere esplorati. Dalle meraviglie naturali come le Lame Rosse e il Parco Nazionale dei Monti Sibillini, ai luoghi simbolo come il Castello di Gradara, ogni angolo delle Marche racconta una storia unica che vale la pena scoprire.

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