Franciacorta
e Lago dIseo
Il
lago dIseo offre tutte le suggestioni di un lago prealpino,
le cui rive alzano in erti pendii ricchi di natura e di fenomeni naturali
come le Piramidi derosione di Zone La Riserva regionale, istituita
nel 1984, si sviluppa su una superficie di circa 21 ettari ad unaltezza
tra i 400 ed i 600 m slm.
Al centro del lago, lisola lacustre più grande dEuropa:
Monte Isola.
La Franciacorta è un susseguirsi di colline costellate da castelli
e nobili dimore tra Brescia e il lago dIseo. Il nome di Franciacorta
risale al Medioevo e ricorda le esenzioni fiscali che favorivano le
"curtes franchae (ovvero libere da imposta) della zona |
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Pianura bresciana
La Pianura bresciana con i suoi campi ordinati, i suoi paesi accoglienti
e le sue cascine ricche di storia, abbandonate per lo più
e per questo ricche di mistero e fascino che narra di vita (dura)
trascorsa e ora avvolta nel silenzio e, spesso nella coltre nebbia
nella stagione triste. Si stende fra il corso dellOglio, del
Mella e del Chiese.
Le strade sono
quelle antiche dei nobili, ma anche dei viandanti, dei pellegrini,
tra pievi romaniche, tra oasi di quiete e di cultura. I tesori sono
tutti da scoprire.
Scendono impetuosi
dalle valli, i fiumi, e una volta arrivati in pianura, rallentano
il corso. E allora non sembrano più dividere la gente, di
qua o al di là del fiume, la uniscono.. E tra campi a perdita
d'occhio è soprattutto lungo l'Oglio, a difesa dalle scorrerie
dei signori di Milano, i Visconti, che sorgono castelli e ville
fortificate.
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Valsabbia
e Lago d'Idro
È la Valle del lago
d'Idro, la Valsabbia, di un piccolo lago scavato dai ghiacci all'alba
dell'umanità. C'è una parola su tutte che parla al mondo
dei buongustai, è bagoss, un formaggio dalle tradizioni leggendarie,
il tesoro degli alpeggi, il gioiello dell'alta Valle che si può
gustare unicamente (quello nostrano) se fatto dai contadini del posto,
per cui difficile da recuperare se non acquistandolo in paese.
La Valsabbia è raggiungibile dal casello di Brescia est imboccando
la ss 45 bis in direzione Salò e, al bivio dei Tormini prendendo
la statale 237 del Caffaro. |
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Val
Trompia
Terra di contrasti la Valtrompia ha due anime, quella della bassa
valle, polmone economico del bresciano in cui si inserisce Lumezzane
e quella della media ed alta valle, dove i paesi si diradano e le
industrie cedono via via il passo ai boschi, alle vette, alla natura,
ai silenzi.
Luogo di
libertà, la Valtrompia, un luogo dove nascondersi. Una volta
era perfetto per darsi alla macchia, per sfuggire agli sbirri della
Serenissima o dell'Impero austro-ungarico, oggi all'assedio dei telefonini.
Molta infatti la tranquillità qui dove la Valtrompia si incontra,
a un'ora dalla città, con le altre valli bresciane. Su un sentiero
unico, quello delle Tre Valli, che ben conoscono gli amanti del trekking:
si può camminare per una settimana in quota, lungo un anello
di montagne e rifugi
che parte e riporta addirittura a Brescia. La Valtrompia ha in fondo
due anime. E questa, quella verde, è quella meno conosciuta.
Ad amarla sono gli escursionisti, che arrivano anche da lontano. Terra
di metalli, la Valtrompia, metalli scavati per secoli nelle viscere
della terra. Entrando a Pezzaze
in cunicoli e gallerie, in miniere ora abbandonate, si viaggia davvero
indietro nel tempo, oppure pare di essere su un set cinematografico. |
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Lago
di Garda
Il Garda
o Benàco è il maggiore dei laghi italiani. E lungo
51,6 km da Riva a Peschiera, ha una larghezza massima di 17,2 km da
Desenzano a Peschiera, un perimetro di 155 km, una superficie di 370
kmq e una profondità massima di 346 m, che si rileva poco a
nord di Limone. Laffluente principale è il Sarca, nasce
dallAdamello e dalla Presanella e sbocca a Torbole; lemissario
è il Mincio, si trova a sud del lago a Peschiera.
Numerosa e varia la vegetazione, tipica della regione mediterranea,
come testimoniano lolivo, le agavi, le palme e le altre piante
delle zone meridionali. In epoca passata vi era una fiorente coltivazione
di limoni. |
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